Chi sono

Amo costruire modelli ferroviari in scala 1:160 italiani.

Spesso utilizzo dei kit in lastrina fotoincisa, ma quando il mezzo che voglio non è stato riprodotto con questo metodo, non esito a realizzarlo da me, usando di tutto: ottone, cartoncino, plasticard o altro. L'importante è averlo, e niente mi può fermare!

Il DI 92000 che si vede in primo piano, è un classico esempio di "tecnica mista"; è realizzato in plasticard, carta (per l'imperiale) e legno.

Sto realizzando un articolo che descriverà passo passo come l'ho realizzato.

 

I miei tranquilli week-ends modellistici

 

I miei week-ends li trascorro così, immerso tra plastici, diorami,
modellini in costruzione (tanti), elaborazioni in corso e
manutenzioni varie (c'è sempre qualcosa da riparare!!).
E così il luogo dove trascorro più tempo è il mio ex-ripostiglio
adattato ad officina (1m x 3m), dove prendono forma tutte le mie
idee e i miei progetti. E' il mio posto preferito, attrezzato per
far fronte a tutte le evenienze modellistiche. Quando un modello è
pronto per muovere, diciamo così, i primi passi, viene provato sul vicino plastico, situato nel lungo corridoio. Il suddetto plastico misura
3.40m x 55cm, è in stile Italiano ed è quasi completato, manca
solo la palificazione, peraltro già acquistata.

 

So che non tutti hanno una moglie o una famiglia ben disposta verso
una "passione" così invasiva, sia in termini di spazio, che in
termini di tempo. Chi autocostruisce modelli, specialmente, ha bisogno di tantissimo tempo, per progettare, provare, montare, verniciare,
saldare, etc., quindi mi ritengo oltremodo fortunato, di avere una
famiglia che comprende quanto sia grande questa passione e che mi
aiuta spesso nelle mie realizzazioni, anche se, devo dire di aver
lavorato per anni alle basi di questi presupposti.
Mi ricordo che, ancora giovanissimo e già fidanzato con la mia
attuale moglie, fra un bacio e una coccola, assemblavamo i primi edifici in scatola di montaggio!
Questo per farvi comprendere che bisogna partire da molto lontano per ottenere una buona armonia familiare.
In poche parole, mia moglie e mia figlia mi hanno sempre visto così,
sempre a costruire qualcosa, sempre in mezzo ai treni e sempre con i
treni in testa, e mi amano così. Sanno che io sono così, e così sono
sempre stato, e sarò sempre, un fermodellista.
E così, più che una famiglia, sembriamo un mini-gruppo fermodellistico: sempre insieme alle mostre, ai mercatini, a Novegro al Premio Muzio (ricordo che al ritiro delle coppe, mia figlia, emozionata e commossa più di me, sembrava lei la vincitrice!), nei depositi a fare fotografie oppure, in casa, a verniciare qualcosa.
Insomma un bell'ambiente per poter creare e vivere in santa pace
tutti insieme, divertendosi anche. Una cosa che auguro, di cuore, a tutti.
Ho deciso così di mostrarvi alcuni "reparti" di questa "officina",
dove nascono i miei modelli.

Qui di seguito alcune foto per dare uno sguardo alla mia "officina".