Carro postale UF

 

Carro adottato esclusivamente a trasporto postale.

 

Questa elaborazione nacque nel momento stesso in cui TTM decise di realizzare il carro F in scatola di montaggio.

Venne indetto un concorso per la migliore elaborazione fatta con questo tipico carro e mi misi subito al lavoro (anche se poi, per i tempi intercorsi nella costruzione, non partecipai).

Scartata l’ipotesi di costruire il carro così com’era, decisi di optare per il carro UF, un postale, molto più utile a quei tempi, per le mie composizioni.

L’elaborazione consiste nell’apportare le seguenti modifiche:

-         apertura di due finestrini su ogni parete lunga, all’altezza del           portellone;

-         realizzazione degli scalini d’accesso al portellone;

-         modifica delle marcature letterali;

-         applicazione del camino sull’imperiale;

-         applicazione dei ganci realistici;

-         appesantimento del modello;

-         modifica della forma delle boccole;

-         verniciatura in grigio ardesia, nero e argento.

 

Materiale occorrente:

-         kit carro F di TTM;

-         grigio ardesia FS 132 Molak;

-         argento 56 Humbrol;

-         nero semilucido Lifecolor LC 72-FS 27038;

-         Humbrol 40 clear matt;

-         primer Tamiya Fine;

-         tubicino di ottone (per il camino);

-         ganci realistici G.M.R. art. 0218T;

-         assali Roco art. 40198;

-         setole sintetiche di scopa;

-         plasticard da 0,25 mm (per le cornici dei finestrini);

-         barrette di stagno per saldatura.

 

La prima cosa che ho fatto, di quelle sopraelencate, è stata quella di aprire sui portelloni d’accesso (uno per lato) i due finestrini dotati di sbarre.

Questa operazione va fatta con le pareti ancora da assemblare, ovviamente.

Ho fatto dei piccoli forellini di riferimento per l’esatto posizionamento, poi con un cutter a punta, X-Acto, ho cominciato ad asportare la plastica. Una volta avvicinatomi alla forma definitiva, ho continuato con limette varie, fino al raggiungimento della forma effettiva.

All’interno delle aperture ricavate, ho incollato delle striscioline tagliate da un foglio di plasticard da 0.25 mm. larghe poco più dello spessore della parete, per simulare le cornici che al vero sono presenti in questo tipo di finestrini.

Questo particolare rende i finestrini molto più realistici.

Consiglio di lavorare i finestrini in coppia, in modo da ottimizzare forma e dimensione.

Ho dotato poi queste aperture di sbarre, ottenute (visto che le dimensioni erano praticamente in scala) da setole sintetiche di una scopa!

Le ho incollate con Attack dall’interno della parete dando un’adeguata spaziatura.

(N.B.: Non ho applicato poi i vetri perchè non ero sicuro se nell’epoca che avevo scelto per ambientare il carro, erano effettivamente presenti.) 

Compiuta questa operazione, possiamo assemblare le quattro pareti e la base del telaio, come da istruzioni.

Avendo chiuso quindi le pareti sulla base del telaio, ho incollato su questo, due spezzoni di barrette di stagno, per dare, così come le norme NEM raccomandano, il giusto peso al carro.

Queste barrette si trovano normalmente in qualunque ferramenta, e servono agli idraulici per saldare i tubi di rame. Le ho incollate all’interno con un po’ di Vinavil.

Sui quattro parasala, ho modificato la forma delle boccole, che nel modello erano a rulli, tonde, con quelle ad olio, di tipo più antiquato e che corrispondono a quelle che effettivamente dotavano il postale vero.

Queste boccole ad olio, le ho clonate facendo uno stampino con una di quelle di un carro Lima, che le aveva in questa forma.

Con un cutter ho eliminato quelle tonde ed ho incollato con bicomponente quelle clonate in resina. 

Sull’imperiale ho realizzato un foro dove ho posizionato il camino della stufa interna, ottenuto da un tondino di ottone lavorato sul trapano a colonna con una limetta e poi rifinito con carta vetrata fine, incollandolo con epossidico bicomponente rapido, ma che consente i dovuti aggiustamenti.

Fatto questo, sono passato alla realizzazione degli scalini d’accesso al portellone, che ho ottenuto piegando un sottile tondino d’ottone con la forma che avrebbe retto poi le pedane; ne ho realizzate quattro, poiché ne servivano due per ogni scaletta, ho forato il longherone in due punti, ho fissato i due supporti in ottone per i gradini, ed ho aspettato che il collante facesse il suo lavoro. Ho ripetuto l’operazione per l’altro lato del carro e con plasticard da 0.5 mm. ho preparato i quattro scalini che ho successivamente incollato sui supporti.

La forma di questi ultimi e degli scalini li potrete dedurre dalla foto.

Una volta incollati, ho dato una mano di primer Tamiya Fine al tetto, alla cassa e al telaio. Una volta asciugato il primer, ho proceduto con la verniciatura grigio ardesia per la cassa, e in nero per il telaio, colorando con un pennellino gli scalini in colore legno sporco.

L’imperiale invece, è stato verniciato in argento sintetico.

A questo punto ho dotato di ganci realistici le due traverse.

Le marcature del carro sono state in parte prese da quelle del kit (FS Italia, ecc.) mentre la parte Uf è stata messa insieme da un “taglia e cuci” di varie decals.

La scritta “POSTE”, invece, è stata composta con trasferibili R41.

Il carro ha ricevuto poi una mano di vernice trasparente semi lucida per mascherare la lucidità del supporto delle decals.

Non essendo il Kit del carro tipo F di partenza, dotato di assi con ruote, ho provveduto con quelli della Roco metallici, che garantiscono un’ottima scorrevolezza.    

Chi volesse può rifinire il sottocassa con la riproduzione della tiranteria dei freni prodotta da C.O.R.I., ed appesantire così ulteriormente il carro, e dotarlo del timone di allontanamento.

Buona elaborazione a tutti!

 

Qui di seguito il disegno originale del carro in questione.